ARTICOLO SENSAZIONALE USCITO IN KUWAIT
(MA ‘STRANAMENTE’ NESSUN GIORNALE EUROPEO LO HA RIPRESO)
pubblicato dal quotidiano
di Dalaa Al-Mufti
ripreso per LA RISCOSSA CRISTIANA da Alberto Rosselli
E’ successo un pandemonio dopo il risultato del sondaggio effettuato dal governo svizzero in cui la maggioranza degli svizzeri e’ risultata favorevole al divieto di costruire minareti nel Paese.
Come al solito, ci sono state delle reazioni di rabbia da parte dei nostri signori deputati, come quella espressa dal MP Tabtabaie che ha dichiarato che questa decisione non fa altro che confermare il proseguimento dello spirito di crociata in un Paese che sostiene di essere leader nel liberalismo laico.
Non so perche’ i nostri deputati fanno finta di dimenticare il laicismo ed il liberalismo nel nostro Paese e se li ricordano soltanto nei Paesi occidentali. Perche’ noi abbiamo diritto di vietare, di annullare di proibire e gli altri no?? perche’ noi possiamo permetterci di insultare e di offendere e non solo, ma di opporsi contro qualsiasi persona che non appartiene alla nostra razza o religione e se qualcuno dovesse pronunciare soltanto una parola contro di noi succede il finimondo.
Nonostante il governo ed il parlamento svizzero si sono opposti all’iniziativa, considerandola una violazione della costituzione e del principio della liberta` di espressione e della fede, e nonostante le molte critiche espresse da esponenti europei e anche dal Vaticano, oltre il 55% degli svizzeri ha votato a favore della proposta del divieto di costruire nuovi minareti. Di conseguenza si sono divulgati articoli e commenti contro
La decisione degli Svizzeri e’ razziale ed estremista, ma il razzismo e’ lecito a noi ed e’ illecito a loro? Possiamo noi avere la liberta` di proibire, di vietare e di decretare cio` che vogliamo nel nostro Paese, mentre loro devono per forza rispettare noi, la nostra religione e le nostre leggi?
Gli Svizzeri hanno soltanto detto stop a nuovi minareti e non hanno messo un freno alla liberta` di frequentare le moschee, di pregare e di praticare la religione islamica.
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